Visitatori noti a Fabrica

Numerosi furono i viaggiatori noti che scelsero la piccola città di Fabrica come tappa dei loro percorsi di viaggio. Probabilmente furono la vicinanza con Roma e la posizione intermedia tra le due principali arterie di traffico che si diligevano a Sutri ed a Nepi che fecero di Fabrica un importante punto di passaggio.
GIULIO II
Come testimoniano le notizie contenute nel “De Itineribus Romanorum Pontifìcum” del Gattico, il pontefice Giulio II Della Rovere visitò più volte questi tenitori. Alla fine dell’ agosto del 1505, per esempio, mentre con la scorta di cardinali si dirigeva a nord, si recò a cavallo a Fabrica, e qui si fermò per il pranzo (“equitavit Fabricam ubi fecit prandium”), ospite del cugino, il cardinal Girolamo Basso Della Rovere, che soggiornava in questo luogo piuttosto di frequente. L’abbondanza del cibo e la raffinata tavola imbandita finirono per distogliere il pontefice ed il suo seguito dai doveri religiosi, come riferisce il cronista del viaggio, concludendo con poche brevi parole il resoconto di quella giornata : “… (et) non si andò in chiesa. “(“…in ecclesiam non itum fuit”). Abbandonata la città, verso sera, il corteo riprendeva il proprio cammino verso Viterbo. evitando la via Canepina e diligendosi lungo le numerose colline e montagne che circondano tutta la zona (“…evitata via Canapina at male propter montem continue ascendimus et inde discendimus…”).

BENEDETTO XIII
Nel 1725 Benedetto XIII Orsini si recò a Vignanello. invitato dal Principe Francesco Maria Ruspoli in occasione della festa della SS. Presentazione e del!’ inaugurazione dell’ omonima chiesa. Lasciato Vignanello dopo la conclusione dei festeggiamenti. Benedetto XIII fece una sosta a Fabrica, dove giunse scortato da 150 soldati a “tamburi battenti”, mandati dai principi di Carbognano, Stefano e Giulio Colonna e dove venne organizzato per lui e per il suo seguito un sontuoso banchetto. per raggiungere il Regno di Napoli, si fermarono nei pressi di Fabrica: “…per la qual causa i Priori di Fabrica mandarono cinquanta operai per servire a quelle (truppe), con zappe et vanghe a lavorar nel Passamente di Civita Castellana…” Secondo l’usanza del tempo, nel corso di questo viaggio il papa ricevette numerosi doni ed omaggi di ogni genere dai Tesorieri Generali del Patrimonio, responsabili dell’amministrazione fiscale delle rendite dello Stato pontificio. Benedetto XIII a sua volta, ricambiò le gentilezze e l’ospitalità ricevuta, lasciando alla città di Fabrica. come ricordo del suo passaggio e del suo viaggio, la somma considerevole di 120 scudi d’oro, estremamente necessari alla Comunità che viveva in condizioni economiche precarie .

CARD. G. BATTISTA PALLAVICINI
Nel 1524 il cardinal Giovanni Battista Pallavicmi si fermo’ a soggiornare a Fabrica. poiché1, probabilmente ammalato . sperava di riposarsi e guarire. Il suo però non fu un viaggio fortunato: rimase qui infatti un solo giorno e la notte del 13 agosto, colto da improvvisa quanto inspiegabile malattia, mori, a soli 44 anni, senza che fosse possibile trovare alcun rimedio per salvarlo (“…erumpente rursus morbi violentia”). Fu sepolto a Roma nella Chiesa di S. Maria del Popolo.
CRISTINA DI SVEZIA
Dalla documentazione conservata ne!T Archivio di Stato di Roma sappiamo che anche la famosissima regina Cristina di Svezia, diligendosi a Roma nei 1657. passò nelle vicinanze di Fabrica. Veniamo a conscenza della notizia dalla lista delle spese sostenute dalla Comunità di Fabrica. che in quell’ anno registra la somma di 4.50 scudi pagati come “…tassa per il passagio della Regina di Svezia e allogio per li soldati…” da versare allo Stato Di Ronciglione come rimborso delle spese anticipate.

LE TRUPPE DEL 1709
I numerosi passaggi di truppe che spesso, durante i periodi di guerra, sconvolgevano il territorio, lasciavano quasi sempre una lunga lista di danni da pagare a discapito delle piccole comunità del territorio. Riportiamo qui un solo esempio, relativo al 1709 e riferito al viaggio delle truppe Alemanne che. dirigendosi verso Civita Castellana.per raggiungere il Regno di Napoli, si fermarono nei pressi di Fabrica: “…per la qual causa i Priori di Fabrica mandarono cinquanta operai per servire a quelle (truppe), con zappe et vanghe a lavorar nel Passamente di Civita Castellana…”

Ultimo aggiornamento

24 Febbraio 2022, 16:03

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