Le botteghe di Fabrica
L’economia del borgo di Fabrica doveva essere piuttosto solida sia nel Medioevo che in Età Moderna. Nonostante i membri della Comunità lamentino spesso, attraverso la documentazione antica conservata, la povertà e la ristrettezza del luogo, esaminando più a fondo le relazioni rilasciate dai Priori nei decreti del Consiglio del XYI-XVHI secolo, emerge 1′ immagine di una Comunità ben organizzata e ricca di piccole botteghe.
Tra i 1651 e il 1652 per esempio vennero effettuati dei lavori alla “Pizzicaria” e fu restaurata la bilancia della bottega. Nel 1654-55, il “barbiere” che svolgeva probabilmente anche funzioni di medico, comprò poco meno di uno scudo di mattoni per restaurare la propria casa. In quello stesso anno, grazie alla lista delle spese sostenute dalla Comunità, sappiamo che vi era un “chiavaro” chiamato ad accomodare la cassetta degli attrezzi del chirurgo. Tre anni più tardi vengono effettuati lavori al “macello”, mentre già dalla metà del secolo funzionano in Fabrica le “Prigioni Nuove”.
Risultano inoltre una “ciambelleria”, un “forno”, un’ immancabile “hostaria” e persino un “maestro di scuola”, che esercitava nel Palazzo Priorale e che , almeno per un certo periodo, fu anche “l’organista” della Comunità, Tra le altre spese Fabrica deve poi pagare annualmente un “predicatore”, un “tamburino” ed un “pifferaio” per le feste, oltre al “bargello” che esercitava funzioni giudiziarie. La folta e boscosa macchia circostante, richiedeva inoltre la presenza di un uomo che esecitasse un mestiere piuttosto pericoloso: il “luparo”. Dal 1655 in poi risultano pagamenti cadenzati a questo luparo che uccideva fra i due e i quattro lupi 1′ anno, ricevendo mezzo scudo per ogni preda e qualcosa di più per una lupa femmina. Il 27 agosto del 1655, per esempio, il luparo riceve “….sc. 0,50 per havere amazato un lupastro…”. Alcuni anni più tardi, nel 1708. si registra ancora nella comunità la presenza di “una compagnia di soldati a piedi ma non a cavallo…”, sebbene, nonostante le continue proteste, Fabrica continuasse a pagare le tasse per ambedue le sue compagnie, almeno sino al 1711.
LISTA DI BOTTEGHE ESISTENTI A FABRICA (1650-1570)
Ciambellaria – Forno – Hostaria – Macello
PRODUZIONE AGRICOLA (sec. XVI-XVII)
Spiche (spighe) – Erbe da prato – Giande (ghiande) – Frutto d’ oliva
Ultimo aggiornamento
24 Febbraio 2022, 16:04